
Tristan da Cunha è un’isola vulcanica dell’Oceano Atlantico che detiene un primato. E’ l’insediamento umano più distante dalla Terraferma. Ben 2810 km da Città del Capo. Un punto di terra disperso nel bel mezzo dell’Oceano Atlantico. Uno dei luoghi più remoti e sperduti del Pianeta dove vivono – secondo le ultime stime – 273 persone. Quella che per tutti è poco più di una curiosità, per i camoglini è però molto di più. Si tratta di una storia ormai nota: due degli otto cognomi presenti nella popolazione locale sono di origine genovese: Lavarello e Repetto, tramandati da due naufraghi di Camogli, Gaetano e Andrea, che qui approdarono nel 1892. Al momento di lasciarla, i due non ne hanno voluto sapere di fare ritorno in Italia e hanno deciso di eleggere questo minuscolo territorio d’oltremare del Regno Unito a loro nuova “patria”, dando origine a una cospicua discendenza che perdura ancora oggi. E ancora oggi legami con Camogli sono così forti che al borgo del Golfo Paradiso è stato intitolato il piccolo ospedale.
Insieme alle appurate ragioni sentimentali, quali altri motivi hanno potuto spingere Andrea e Gaetano ad auto-confinarsi in questo angolo remoto di mondo? Si racconta di un voto legato al naufragio del loro brigantino, l’Italia, probabilmente una buona “scusa” per giustificare la defezione. É invece probabile che i due amici rimasero ammaliati, oltre che dalle rispettive amate, anche dall’organizzazione sociale ed economica di Tristan: una vera e propria “utopia” la cui vicenda inizia poco più di 200 anni fa.